“NutriMenti” per oltre 100 studenti di Brendola, protagonisti della valorizzazione del loro territorio

Oltre cento alunni della scuola secondaria di primo grado “Galilei” di Brendola tra gli 11 e 14 anni protagonisti della valorizzazione ambientale del loro territorio. Sono loro, infatti, i destinatari del progetto “NutriMenti – Formazione come nutrimento per la Generazione Z”, che vede coinvolta una rete di partner, ossia Gruppo Pleiadi (ente capofila), Bepart (azienda specializzata nella realtà aumentata), l’Associazione Diakonia onlus (ente gestore dei servizi di Caritas Diocesana Vicentina), il Comune di Brendola, l’Istituto Comprensivo Statale “Muttoni” di Sarego (di cui la scuola di Brendola fa parte) e Agno Chiampo Ambiente (società a capitale pubblico locale che si occupa della gestione del Ciclo Integrato dei Rifiuti da utenze domestiche e non domestiche nel territorio dell’Ovest Vicentino).

Sostenuto da una spesa complessiva di 95.000 euro, il progetto gode dei generosi contributi di Fondazione Cariverona (76.000 euro) nell’ambito del bando Format 2023, Comune di Brendola (4.000 euro) e Agno Chiampo Ambiente srl (3.000 euro).

Le azioni che lo caratterizzeranno sono state presentate questa mattina in Villa Vescova a Brendola, storico edificio della Diocesi di Vicenza in cui Caritas Diocesana Vicentina, attraverso gli operatori dell’Associazione Diakonia onlus, svolge attività di inclusione sociale per persone in misura alternativa al carcere o ex detenute, attività culturali e di educazione e formazione alla legalità e attività di promozione della salute attraverso l’educazione alimentare.

Le azioni del progetto

Il progetto si svolgerà nell’arco del biennio 2024-2025, concentrando le attività con gli alunni durante l’anno scolastico 2024-2025.

I giovani studenti partecipanti, appartenenti alla cosiddetta Generazione Z (da qui nasce parte del nome del progetto), acquisiranno competenze e conoscenze sull’ambiente, la sostenibilità e le nuove tecnologie, sviluppando un senso di appartenenza e responsabilità verso il territorio. Ciò avverrà attraverso un percorso formativo della durata di 20 ore per classe, modulato in incontri a scuola ed esperienze didattiche e laboratoriali all’aperto in Villa Vescova, che utilizzerà l’approccio STEAM e coinvolgerà professionisti delle tecnologie e dell’arte, per rendere l’apprendimento coinvolgente e multidisciplinare.

Il primo modulo, incentrato sul rispetto dell’ambiente, vedrà gli esperti del Gruppo Pleiadi impegnati a fornire agli studenti le competenze necessarie per diventare cittadini consapevoli ed ecologicamente responsabili. Questo avverrà attraverso presentazioni interattive, discussioni di gruppo, attività pratiche ed esperimenti scientifici, applicando il metodo ELS di Pleiadi che vede l’utilizzo di strumenti scientifici tipici delle materie STEM, con una particolare attenzione all’ambiente e la sua sostenibilità, alla biodiversità e alle risorse del territorio.

Il secondo modulo, che si svolgerà in Villa Vescova e nel suo parco secolare, sarà gestito dagli operatori dell’Associazione Diakonia onlus, che accompagneranno gli studenti in un viaggio alla scoperta del mondo delle api, dello stesso parco secolare e della coltivazione degli ulivi e della lavanda.

Il terzo modulo, che avrà come soggetti erogatori Pleiadi e Diakonia, intenderà sviluppare negli studenti la capacità di individuare e valorizzare i gioielli naturali del territorio di Brendola, attraverso un’esplorazione bibliografica e sul campo, con visite ai luoghi più significativi e la raccolta di testimonianze dirette. Ciò permetterà loro di acquisire competenze di ricerca, analisi e comunicazione.

Il quarto modulo, infine, con l’aiuto degli esperti di Pleiadi e Bepart vedrà gli studenti impegnati a creare quattro storie coinvolgenti e affascinanti rispetto a quattro luoghi di Brendola individuati lungo il percorso formativo. Lo faranno attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie, dell’arte, della grafica e dell’illustrazione, dello storytelling e della scrittura creativa.

I lasciti del progetto

Una volta terminato il programma formativo in tutti i suoi moduli, si avranno come risultati finali i contenuti elaborati dagli studenti, che saranno trasposti da Bepart su quattro pannelli espositivi installati nei quattro luoghi individuati durante il progetto, in accordo e grazie all’assistenza tecnica del Comune di Brendola. I contenuti multimediali saranno esplorabili attraverso la realtà aumentata, attivabile inquadrando i pannelli con i propri dispositivi IOS o Android. Ciò potrà avvenire anche con eventuali future riproduzioni sotto forma di quadri, cartoline, poster, merchandising, cataloghi, libri. Il Comune di Brendola e l’intera collettività potranno quindi usufruire di un itinerario fisico in quattro tappe che valorizzerà il patrimonio locale.

Anche gli studenti avranno il loro lascito, ossia un attestato di partecipazione dettagliato con le competenze acquisite.

L’evento finale

L’evento conclusivo del progetto prevede l’inaugurazione pubblica del percorso interattivo, che sarà presentato direttamente dagli studenti coinvolti, chiamati a esporre le storie create in ogni tappa. Il pubblico avrà una parte attiva, poiché potrà sperimentare in prima persona il percorso, utilizzando i propri dispositivi mobili.

Le dichiarazioni

Don Enrico Pajarin, direttore di Caritas Diocesana Vicentina: “Villa Vescova, fin dalla sua riapertura nel 2019, quando fu affidata dalla Diocesi alla Caritas, è da sempre impegnata nella valorizzazione del territorio di Brendola, del suo patrimonio artistico-architettonico e dei suoi prodotti tipici. Ben venga, quindi, questo progetto, che mira a coinvolgere le nuove generazioni nella conoscenza e tutela di queste bellezze, di cui Villa Vescova è uno dei fulcri”.

Lucio Biondaro, vicepresidente di Gruppo Pleiadi: “Creatività, curiosità ed esperienza: sono questi gli elementi conduttori di ogni attività e progetto in cui Gruppo Pleiadi è impegnata. Il nostro è un obiettivo chiaro: incuriosire e avvicinare i più giovani alle discipline scientifiche, spingerli a toccare con mano il mondo che li circonda e ad acquisire competenze che li rendano protagonisti attivi al rispetto del loro territorio. Crediamo fermamente che investire nella formazione delle nuove generazioni sia il primo passo per costruire un futuro sostenibile. Non possiamo che essere orgogliosi di far parte di questo nuovo percorso”.

Giovanni Franchina, amministratore delegato di Bepart: “I linguaggi artistici e digitali, insieme ai processi partecipativi, rappresentano una sfida formativa che può aiutare le nuove generazioni a orientarsi e diventare protagoniste nelle loro comunità. L’intervento di produzione artistica partecipata che realizzeremo unisce il digitale e il fisico, due dimensioni già integrate dalla nostra mente, e le traduce in forma di ‘arte pubblica’. L’obiettivo è mettere in evidenza la cultura ibrida emergente e rafforzare il suo legame fondamentale con le comunità e i territori”.

Bruno Beltrame, sindaco del Comune di Brendola: “Una collaborazione importante tra enti per un progetto innovativo che parla alle nuove generazioni, coinvolgendole in modo attivo e interattivo per toccare con mano e conoscere la nostra bella Brendola, l’ambiente e la necessità di rispettarlo e conservarlo integro per le generazioni future. Bisogna investire sui nostri giovani, coinvolgerli, ascoltarli e formarli se vogliamo avere un domani dei cittadini consapevoli, perché quello che apprendono oggi determinerà il futuro del nostro paese. Un progetto importante che ci rende orgogliosi e farà crescere i nostri giovani”.

Prof.ssa Daniela Pozza, dirigente scolastico dell’IC “F. Muttoni” di Sarego: “L’Istituto “F. Muttoni” di Sarego ha dato immediato consenso al cooperare con Gruppo Pleiadi nell’attuazione del proposto progetto NutriMenti, che andrà a rafforzare la relazione scuola/territorio. Una relazione sempre più necessaria, al fine di aumentare nei giovani il senso di protezione nei confronti del territorio medesimo oltre che incrementare conoscenze, abilità e competenze negli ambiti dell’arte, della comunicazione, delle metodologie tecnologiche, dell’educazione ambientale. La scuola, con la collaborazione della comunità educante, semina… il resto verrà da sé”.

Marta Cenzi, responsabile Area Attività istituzionale di Fondazione Cariverona: “Il nostro impegno per mettere le migliori competenze ed energie a servizio del territorio e delle giovani generazioni trova in questo progetto un ulteriore tassello e valorizza i percorsi di crescita che in questi anni ci hanno visto collaborare con i principali attori del terzo settore, aprendoci alla cultura dell’innovazione di progetto. Siamo fiduciosi che questo nuovo investimento coinvolgerà ed incuriosirà ragazze e ragazzi dando concretezza nel locale alle tematiche legate allo sviluppo sostenibile”.

Alberto Carletti, presidente di Agno Chiampo Ambiente: “Una delle principali missioni di Agno Chiampo Ambiente è l’educazione ambientale nelle scuole, che negli anni si è concretizzata in svariati progetti. Questo è uno di essi, ma è particolarmente innovativo, perché consentirà agli studenti coinvolti di conoscere e, quindi, proteggere il loro territorio attraverso le nuove tecnologie. Insomma, un’educazione che guarda al futuro”.